lunedì 15 aprile 2019

NUOVO PSICODRAMMA DELLA NOTA COMPAGNIA “S.LUCIA”. Esipodio IV



Sua Luminosità Piter I: Veritas bonus imperator. 


Ho amato le stelle troppo profondamente per avere paura della notte.

Buio in scena, il palco si anima con l’entrata prorompente di Piter I. 
Io Sua Luminosità Piter I, figlio della Libertà e della Verità, dell’età mia d’anni di quanti sono, constituto personalmente in giudizio, e inginocchiato avanti di voi Emin.mi e Rev.mi purpurazzi, in tutta la Republica Arpacchiana contro l’eretica pravità generali Inquisitori; avendo davanti gl’occhi miei li sacrosanti miei Zebedei, quali tocco con le mie proprie stesse mani, giuro che sempre ho creduto, credo adesso, e con l’aiuto di Dio crederò per l’avvenire, tutto quello che tiene, predica e insegna la Verità. Ma perché da questo S. Off.o, per aver io, dopo d’essermi stato con precetto dall’istesso giuridicamente intimato che omninamente dovessi lasciar la falsa opinione che il sole sia centro del mondo e che non si muova e che la terra non sia centro del mondo e che si muova, e che non potessi tenere, difendere ne insegnare in qualsivoglia modo, ne in voce ne in scritto, la detta falsa dottrina, e dopo d’essermi notificato che detta dottrina è contraria alla Sacra Scrittura, scritto e dato alle stampe un libro nel quale tratto l’istessa dottrina già dannata e apporto ragioni con molta efficacia a favor di essa, senza apportar alcuna soluzione, sono stato giudicato veementemente sospetto d’eresia, cioè d’aver tenuto e creduto che il sole sia centro del mondo e imobile e che la terra non sia centro e che si muova; Pertanto volendo io levar dalla mente delle Eminenze V.re e d’ogni fedel Arpacchiano questa veemente sospizione, giustamente di me conceputa, con cuor sincero e fede.
NON ABIURO UN BEL NIENTE!!!!
…e giuro che per l’avvenire dirò, anzi asserirò, in voce o in scritto, queste cose in modo tale che si possa aver di me simil sospizione; ma se conoscerò alcun eretico o che sia sospetto d’eresia lo porterò in trionfo davanti a tutti, o vero contro l’Inquisitore o Ordinario del luogo, dove mi trovarò.

Giuro anco e prometto d’adempire e osservare intieramente tutta la mia libertà e amore per la verità e combatterò con tutta la mia forza contro le penitenze che mi sono state o mi saranno da questo S. Off.o imposte; e contravenendo ad alcuna delle dette mie promesse e giuramenti, il che Dio non voglia, mi sottometto alla potenza dell’ammore per la verità che sono da’ sacri canoni e altre constituzioni generali e particolari contro simili delinquenti imposte e promulgate.
Così Dio m’aiuti e questi miei santi Zebedei, che tocco con le mie proprie stesse mani.
Io Sua Luminosità Piter I sodetto NON ho abiurato, giurato, promesso e NON mi sono obligato come sopra; e in fede del vero, di mia propria mano ho sottoscritta la presente cedola di mia fede e d’ammore e recitatala di parola in parola, in Napoli, nel convento della Arpacchia, questo dì 15 aprile 2019.

Io, Sua Luminosità Piter I  NON ho abiurato come di sopra, mano propria.

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