Sua Luminosità Piter I: Veritas bonus imperator.
Ho amato le stelle troppo profondamente per
avere paura della notte.
Buio
in scena, il palco si anima con l’entrata prorompente di Piter I.
Io
Sua Luminosità Piter I, figlio della Libertà e della Verità, dell’età mia d’anni
di quanti sono, constituto personalmente in giudizio, e inginocchiato avanti di
voi Emin.mi e Rev.mi purpurazzi, in tutta la Republica Arpacchiana contro l’eretica
pravità generali Inquisitori; avendo davanti gl’occhi miei li sacrosanti miei
Zebedei, quali tocco con le mie proprie stesse mani, giuro che sempre ho
creduto, credo adesso, e con l’aiuto di Dio crederò per l’avvenire, tutto
quello che tiene, predica e insegna la Verità. Ma perché da questo S. Off.o,
per aver io, dopo d’essermi stato con precetto dall’istesso giuridicamente
intimato che omninamente dovessi lasciar la falsa opinione che il sole sia
centro del mondo e che non si muova e che la terra non sia centro del mondo e
che si muova, e che non potessi tenere, difendere ne insegnare in qualsivoglia
modo, ne in voce ne in scritto, la detta falsa dottrina, e dopo d’essermi
notificato che detta dottrina è contraria alla Sacra Scrittura, scritto e dato
alle stampe un libro nel quale tratto l’istessa dottrina già dannata e apporto
ragioni con molta efficacia a favor di essa, senza apportar alcuna soluzione,
sono stato giudicato veementemente sospetto d’eresia, cioè d’aver tenuto e
creduto che il sole sia centro del mondo e imobile e che la terra non sia
centro e che si muova; Pertanto volendo io levar dalla mente delle Eminenze
V.re e d’ogni fedel Arpacchiano questa veemente sospizione, giustamente di me
conceputa, con cuor sincero e fede.
NON ABIURO UN BEL NIENTE!!!!
…e
giuro che per l’avvenire dirò, anzi asserirò, in voce o in scritto, queste cose
in modo tale che si possa aver di me simil sospizione; ma se conoscerò alcun
eretico o che sia sospetto d’eresia lo porterò in trionfo davanti a tutti, o
vero contro l’Inquisitore o Ordinario del luogo, dove mi trovarò.
Giuro
anco e prometto d’adempire e osservare intieramente tutta la mia libertà e
amore per la verità e combatterò con tutta la mia forza contro le penitenze che
mi sono state o mi saranno da questo S. Off.o imposte; e contravenendo ad
alcuna delle dette mie promesse e giuramenti, il che Dio non voglia, mi
sottometto alla potenza dell’ammore per la verità che sono da’ sacri canoni e
altre constituzioni generali e particolari contro simili delinquenti imposte e
promulgate.
Così
Dio m’aiuti e questi miei santi Zebedei, che tocco con le mie proprie stesse
mani.
Io
Sua Luminosità Piter I sodetto NON ho abiurato, giurato,
promesso e NON mi sono obligato come sopra; e in fede del vero, di
mia propria mano ho sottoscritta la presente cedola di mia fede e d’ammore e
recitatala di parola in parola, in Napoli, nel convento della Arpacchia, questo
dì 15 aprile 2019.
Io, Sua
Luminosità Piter I NON ho abiurato
come di sopra, mano propria.
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