domenica 17 gennaio 2016

IL DITO NELL'OCCHIO DI PIETRO FUNARO

IL DITO NELL’OCCHIO
               di Pietro Funaro


UNIONI CIVILI
PERCHE’ SI !

Premetto che sono cattolico osservante. Non bigotto, non “eseguo” in silenzio o pedissequamente le disposizioni della Chiesa in quanto struttura gerarchizzata che da secoli governa i cristiani fedeli a Roma. Credo nell’Ecclesia quale assemblea del popolo di Cristo.
Ciò detto, debbo anche dichiarare che sono amante della libertà in senso assoluto pur conscio che chiunque faccia parte di un tessuto sociale debba essere rispettoso delle regole che democraticamente ed insieme ci si è dati.
In virtù di questi principi ai quali ho tentato, non sempre riuscendovi, di conformare la mia vita, da tempo studio ed approfondisco il tema relativo alle libertà sessuali ed in particolar modo la battaglia che i cosiddetti gay hanno condotto nel mondo e da molto tempo in Italia per il riconoscimento delle unioni civili. Sull’argomento volevo addirittura scriverne un saggio da aggiungere ai libri che ho già pubblicato in passato.
Tralasciando la storia Greca e Romana che su questo aspetto della vita privata delle società antiche era non dico tollerante ma addirittura compiacente, potrei citare centinaia di esempi che hanno riguardato non solo l’esistenza di quei popoli ma di illustri personaggi consegnati alla Storia, voglio offrire una riflessione ai miei confratelli cattolici.
Davvero si può pensare oggi, nell’era della globalizzazione che negando l’esistenza di un “problema” esso possa essere soffocato dall’oblio?
Assolutamente no !
E’ una realtà inconfutabile che esistono milioni di persone, uomini e donne, che hanno fatto una scelta diversa dalla comune norma e, pur essendo dello stesso sesso si amano tra loro, vogliono vivere liberamente questo sentimento e vogliono consolidarlo con un vincolo formale, ufficiale e che sia reciprocamente garante del futuro.
In virtù di cosa si può loro negare questo fondamento della libertà umana?
Ai miei confratelli in Cristo ricordo che il Signore ha donato all’uomo il libero arbitrio e sarà Lui e Lui soltanto a giudicare quando vorrà.
La Chiesa strutturata è contraria? Cercasse nelle proprie fila le centinaia di sacerdoti e prelati che esercitano l’omosessualità da sempre al riparo delle canoniche pur indossando abiti sacri.
Dio è contrario ? Riguarderà le coscienze dei singoli ed il loro rapporto con la Fede. Io so che Dio è Amore e Misericordia ed è l’unico Giudice abilitato ad emettere condanne ed assoluzioni.
Non mi piacciono certe manifestazioni esagerate dei gay che a volte sono scurrili e volgari al pari di quelle degli etero ma non me la sento, da credente, di condannarli a vivere nascosti, tremabondi, timorosi del giudizio bigotto e aculturale dei cosiddetti normali.

La libertà è un bene prezioso e comprende anche quella di amare liberamente chi si vuole.