giovedì 4 maggio 2017

L’ITALIA E’ UNA MONARCHIA FONDATA SULLA REPUBBLICA

di Pietro FUNARO



NAPOLI – “Evviva 'o rè” gridano i neoborbonici ricordando i fasti del Regno delle Due Sicilie, “Viva Il Re” controbattono i pochi tifosi dei Savoia che usurparono ed  invasero, massacrando le popolazioni, il Meridione d’Italia; ma restate tranquilli l’Italia è restata una Monarchia seppure fondata sulla Repubblica.
Ma come e i Padri della Patria repubblicana, la Costituzione, il potere al popolo?
“Chiacchiere e tabacchere e’ lignamm o’ Banco ‘e Napule nun ne ‘mpegna!”
recita un vecchio detto popolare. E nella realtà è questa la condizione del nostro ex Bel Paese.
Riflettiamo insieme: la Monarchia aveva una sua struttura secolare con una gerarchia di titoli. Il Re ne era il capo, seguivano i principi, i duchi, i marchesi, i conti ed infine i baroni. Nel medioevo esistevano anche i Vassalli, i Valvassori e i Valvassini. Infine gli uomini liberi e i servi della gleba.
Via via nel tempo le Monarchie sono divenute costituzionali ed il potere reale è passato nelle mani dei governi, dei Parlamenti e delle istituzioni locali.
Sono cambiati i nomi, le strutture, le assemblee, ma la sostanza non è mutata.
L’Italia ha un Presidente che può incidere poco, un Capo del Governo che comanda davvero e un Parlamento in cui si parla solo perché le decisioni vengono assunte in stanze più o meno segrete e rispondono a fini spesso poco chiari.
Attraverso varie riforme lo Stato italiano è cambiato: ci sono le Regioni con i loro presidenti, i comuni con i loro sindaci, gli enti con i loro manager.
Dunque un Re a Roma, vari principi delle regioni, duchi a capo delle grandi città, marchesi e baroni nelle cittadine minori, vassalli, valvassori e valvassini a capo di questo o quel centro di potere.
Si ma che c’entra si potrebbe obiettare sono tutti eletti dal popolo democraticamente. E qui però mi scappa una risata. Eletti con il suffragio dei cittadini o costruiti per essere eletti? Questa è l’arcano, ma non tanto, mistero.
Imposti con la persuasione o generati dal potere a loro superiore?
O non è il “sistema” nel suo insieme che produce i capi e capetti spesso inadeguati ma comunque funzionali al sistema stesso?
Approfondiremo nei particolari il ragionamento magari partendo della Regione Campania e cercando di compiere un’analisi profonda entrando nei meandri del potere vero, quello che condiziona la nostra vita quotidiana.
Credo che scopriremo che anche la Campania è una monarchia fondata sulla Repubblica.
E le stelle stanno a guardare……

1 commento:

  1. Con l'attuale legge elettorale che consente ai partiti di far eleggere chi vogliono loro, siamo in una dittatura di pochi "eletti" rappresentata dai segretari di partito eletti a loro volta da un gruppo ristretto di seguaci ...altro che approfondire ci sarebbe da fare una rivoluzione, seppur democratica ma RIVOLUZIONE.
    Ma chi la dovrebbe fare???

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